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esopiane Favole moderne una deliziosa narratrice di apologhi.
La forma non è troppo difficile nè troppo involuta; è una vena veramente limpida adatta al soggetto, compensata ad usura dall’umorismo, piacentissimo, dall’osservazione profonda, dall’efficace realismo che fanno di questi brevi componimenti, una delle cose più originali e più graziose, non solo della poesia femminile, ma di tutta la letteratura nostra.
Altre ancora: Rosmunda Tomei Finamore, simpaticissimo temperamento di artista che possiamo porre fra le apprezzate.
Vittoria Caroti, originale e profonda, che (specialmente nella novella) pel sentimento panteistico anzi, religioso, che la anima, la forma anche troppo ricercata, è da annoverare fra le migliori scrittrici nostre.
Nella Doria Cambon, Anna Evangelista e Giselda Fabrizi, quest’ultima ancora d’annunziana e carducciana, non ancora quindi slegata dai lacci di una imitazione che può giovare alla no-