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Colta musicista, questa forma rispondeva assai più al suo temperamento originalissimo e versatile, potendo ella volta a volta seguire l’ispirazione del colore, del suono, della forma. È sua quella Violinata, che ebbe, musicata, così grande successo e che insieme ad altre composizioni forma un volume simpaticissimo in cui l’arte non si piega alle volgari esigenze del palcoscenico, ma le inalza fino ad essa.
Bruna invece, pur avendo arricchita l’anima di infinite sensazioni e sfumature nuove, è rimasta la vergine che piange il suo sogno stroncato da la morte.
L’amore è ancora nel suo ultimo volume la cara memoria dolente cui approda l’anima assetata, ma è peccato che questo dolore reso musica sia troppo diffuso. Maggior sobrietà gioverebbe a questa arte di rimatrice cui nulla manca per essere veramente compiuta se non uno sforzo maggiore per contenerla entro certi limiti.
Ma dir questo, forse, vuol dire non sapere che cosa sia poesia e poesia di donna; di una donna come questa che visse e vive pel canto del