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Destino di donna, dopo tutto, quando la donna ama veramente.

Ah, ci voleva questa poesia accanto a quella materiata di minor sensualità ma di non minor passione di Ada Negri ed a quella di altre poetesse che non osano o non sanno parlare d’amore.

V’è altro che salva questa poetessa dalla taccia di equivoca immoralità: la coscienza che ha di se stessa.

Ella ha accettato la sua vita senza un tentennamento, senza una viltà, nemmeno verso di sè. Non siamo fra chi dice: aveva tutto da guadagnare.

No, ella aveva tutto da perdere perchè la donna, qualunque compenso l’attenda, ci perde sempre.

Ma se il caso, l’istinto, il destino, la volontà, l’hanno portata a questo, ella non ha creduto, e giustamente, decaduto il suo libero diritto al canto. E noi sentiamo che davanti a questa giovane donna, tutto ciò che è vicenda e vita deve essere scartato, perchè rimanga solo ciò che è arte.

Non rimpiange, ma talvolta nel suo canto è una


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