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64 | Capitolo terzo |
niclie muoiono se, al momento di posarsi sul fondo, non trovano il substrato opportuno all’ulteriore sviluppo, ma diffìcilmente possono venir trascinate per molte centinaia di miglia lungi dalla costa senza incontrare correnti che, per temperatura e salsedine, mal si convengono alla loro esistenza.
Oltre alla temperaturn ed alla salsedine che circoscrivono l’habitat dei meno eurialini e dei meno eurite.rmi (e si noti che certi animali altamente euritermi della zona di marea hanno diffusione pressoché mondiale), oltre alle correnti che trasportano le larve, la distribuzione attuale del bentos, come di tutto il mondo mai ino e di tutto il mondo vivente, dipende anche da fattori d’altra natura. In primo luogo bisogna pensare alla concorrenza vitale, fonte di lotte continue tra le diverse specie, sopratutto là dove la vita è molto rigogliosa. Tali lotte hanno per conseguenza la eliminazione di alcune specie, mentre favoriscono la diffusione di altre. In secondo luogo fa d’uopo tener conto delle condizioni passate del nostro pianeta, cioè della distribuzione relativa delle terre e delle acque in tempi geologici trascorsi.
Comunicazioni aperte in tempi remoti sono attualmente intercettate; terre emerse si elevano dove si stendeva il mare, mentre le acque marine soverchianti hanno diviso, sminuzzato o completamente sommerso vasti continenti.
Conviene avvertire come la importanza da attribuirsi ai mutamenti geologici nel tracciare le vie di diffusione sino all’attuale dimora delle specie, sia molto diversa a seconda delle idee che si accettano sulla origine delle specie. le specie nuove sono nate