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Cenni sulla influenza del fondo marino eco. | 61 |
20 metri di profondità in fondo a coralline da quello di un’altra pesca fatta pure a 20 metri, in fondo sabbioso o prateria di Posidonia. Supponiamo per contro di avere dinanzi agli occhi il contenuto di due reti tratte su fondo melmoso, l’una a 60, l’altra a 100 metri di profondità; distinguere in tal caso la pesca più profonda dalla meno profonda mercè l’ispezione delle specie raccolte, riesce spesso difficile anche ad un naturalista provetto.
Per conseguenza è opportuno applicare una suddivisione in regioni batimetriche limitatamente a un certo tratto di mare e non è possibile segnare limiti di profondità che non risultino molto elastici, e subordinati alla natura del fondo.
Le condizioni dei dintorni di Genova corrispondono presso a poco a quelle indicate dal Pruvot per un tratto del Mediterraneo francese occidentale (Banyuls) e forse valgono a un dipresso per tutto il Mediterraneo. In base a queste condizioni ammetterei nel dominio costiero due regioni, una superiore© litorale, l’altra inferiore o sublitorale (corrispondente alla regione costiera del Pruvot). La regione litorale si distingue per la natura svariata dei suoi fondi e per la rigogliosa vegetazione di Crittogame (Alghe) e di Fanerogame (Zosteracee) che vi alligna. Nella regione sublitorale è caratteristico il fondo di materiale finamente suddiviso; per lo più melma, qualche volta sabbia; le piante marine vi sono molto scarse o mancano del tutto.
La regione litorale si lascia ancora suddividere ìi;l zone a seconda del fondo e i caratteri di queste zone, come vedremo meglio più innanzi, si presentano di