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Cenni sulla influenza del fondo marino eco. 55


Ma la maggiore estensione fra i depositi pelagici si attribuisce all’argilla rossa raccolta nelle grandi profondità oceaniche sino alle massime quote esplorate ed alla quale fanno gradualmente passaggio le melme ricche di detriti animali. Essa ha consistenza simile a quella del burro ed è composta specialmente di argilla, ma vi si rinvengono anche concrezioni minerali diverse, sopratutto noduli di manganese, denti di pescecane, ossa timpaniche di Cetacei. Indagini recenti l’iian dimostrata molto ricca in sostanze radioattive.

Già s’intravede da questo cenno sommario l’interesse che presentano pel biologo i fondi marini. Anzitutto essi offrono, a chi li sa interpretare, un quadro istruttivo, sebbene incompleto, della fauna e della flora viventi negli strati superiori. Non si deve poi dimenticare l’importanza’ che ha lo stato di aggregazione del fondo. Finché ci troviamo nel campo sconfinato dei depositi oceanici è questo un fattore pressoché uniforme, perché si tratta quasi sempre di melma; le cose però mutano di aspetto appena ci avviciniamo alla costa. «Dimmi su che fondo abiti e ti dirò chi sei», potremmo sentenziare a proposito di fauna costiera, se i proverbi fossero ancora di moda. E invero l’area di abitazione di innumerevoli specie non tanto é segnata dalla profondità, quanto dalla natura del fondo marino; allorché si trova un certo tipo di fondo in una determinata regione si é sicuri di rintracciarvi alcuni caratteristici abitatori. I sedentari che tenacemente si iittiiccaiio allo scoglio, i timidi che si seppelliscono nella sabbia o s’insinuano fra i detriti, i girovaglii che passeggiano sulle fronde delle piante marine,