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50 Capitolo terzo

sica e la Sardegna, con una profondità massima di 3150 m.; la tirrenica, tra le due isole di Sardegna e Sicilia e la penisola italica, con 3730 m.; la pontica, nel Mar Nero, con 2618 m. L’Adriatico ha una profondità massima di 1228 m.

Ma nei confronti fra la morfologia del fondo marino e quella della terra emersa, più ancora delle profondità massime ha importanza la media, la quale, secondo i calcoli dei più autorevoli talassografi, si aggira intorno ai 3500 metri ed è quindi multipla di 5 volte la cifra ammessa come altezza media dei continenti.

E siccome i pendii del fondo marino non risentono l’azione demolitrice della pioggia, del disgelo e di altri fattori che agiscono sulla terra emersa, si conservano assai meno ripidi e più uniformi.

È condizione normale che dal battente del mare si giunga per un declivio assai dolce ad una profondità di 200 metri circa; più innanzi il pendio si accentua e rapidamente conduce ai fondi abissali di oltre 1000 metri, di guisa che i continenti sono circondati da una sorta di scarpata, la platea continentale1.

I paesi a coste piatte o lentamente degradanti hanno, come ben s’intende, una platea continentale assai estesa, mentre questa è molto ristretta nelle plaghe simili alla nostra Liguria, dove aspre montagne scendono quasi a precipizio sul mare. Uno sguardo ad una carta recente delle profondità marine riesce molto istruttivo a questo riguardo. In tali carte la



  1. I termini comunemente adoperati sono zoccolo continentale oppure piattaforma continentale; quello di platea continentale è usato in uno scritto popolare di Jack la Bolina.