Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
46 | Capitolo secondo |
abbassava a 33 ‰ P^r effetto delle acque padane discendenti da settentrione.
Le correnti, e sopratntto le maggiori, hanno un’importanza di primo ordine nella diffusione degli organismi marini. La loro velocità, in taluni casi considerevole (9 km. all’ora per la corrente della Florida) permette loro di trascinare gli esseri galleggianti a distanze assai grandi dal luogo di nascita di questi.
Ma se la continuità e la relativa uniformità dell’ambiente marino, insieme col facile trasporto dovuto alle correnti, fanno sì che talune specie acquistino negli Oceani un’area di dispersione assai più vasta di quanto si verifichi sulla terraferma; d’altra parte ogni grande corrente, individuata da condizioni fisiche particolari, offre speciali caratteristiche, sia nella quantità, sia nella composizione del suo plancton.
Conosciamo certe plaghe dove giungono a contatto correnti molto diverse per temperatura e per salsedine; in tal caso soltanto le specie più tolleranti passano impunemente dall’una all’altra, mentre innumerevoli organismi stenotermi e stenoalini periscono e cadono sul fondo. Si determinano in tal modo condizioni eccezionalmente favorevoli per la fauna che vive sul fondo sottostante e che gode di questa pioggia d’alimento copiosa e continua.
Investigare il regime delle correnti è necessario a chi esercita la pesca con metodo razionale, perchè la distribuzione e le migrazioni di molte specie di Pesci dipendono dalla temperatura e dalla salsedine e queste sono intimamente connesse alle correnti; la pratica insegna infatti che le variazioni d’intensità e di direzione in certi rami di corrente sono accompagnate