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Uno sguardo alle condizioni fisiche del mare ecc. 35

zurri, i violetti. Ma la teoria non sembra confermata né dall’indagine in natura, né dalle esperienze di laboratorio.

Più in basso la luce troppo affievolita impedisce in modo assoluto qualsiasi traccia di vita vegetale; scompariscono quindi gli animali che si nutrono di Alghe viventi, mentre persistono i carnivori e i mangiatori di detriti. I Bacteri infimi organismi sprovvisti di pigmento assimilatore non discendono, per quanto finora ci é noto, molto più in basso delle Alghe.

La penetrazione della luce vien regolata sopratutto da due fattori. In primo luogo si ha penetrazione massima laddove i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente la superfìcie delle acque; per conseguenza la zona illuminata sarà tanto più sottile quanto più ci avviciniamo ai poli. Questa circostanza consente un’applicazione biologica immediata. Vi sono specie d’alto mare che hanno una diffusione larghissima in mari diversi; l’Hyort ha notato come alcune di esse compariscano sotto latitudini elevate del nostro emisfero a tenue profondità, mentre procedendo verso mezzogiorno sogliono rifugiarsi in acque profonde.

Il fatto si spiegj); ammettendo che la vita di quelle s)ccie sia intonata ad un certo grado di semi-oscurità, il quale domina in zone tanto più lontane dalla superfìcie, quanto più grande è la distanza dall’equatore.

In secondo luogo l’acqua si lascia attraversare meno facilmente dai raggi luminosi quando la sua purezza è turbata da particelle solide in sospensione. Anche qui entra in campo la biologia, perchè non si tratta solamente di particelle minerali, ma anche di organismi piccolissimi, galleggianti in seno al liquido.