Pagina:Biologia marina.djvu/37


Vita acquatica in generale e vita marina 13

minato ambiente, mentre la prima ragione delle differenze iniziali che hanno prodotto negli organismi le diverse attitudini è problema che sfugge ai nostri metodi d’indagine.

Intanto dai cenni esposti poco fa trarremo un apprezzamento generale: è giusto dal punto di vista fisiologico, contrapporre la vita delle terre a quella delle acque e considerare poi mare ed acqua dolce in via subordinata, ma il biologo non commette errore trattando la vita marina, quella d’acqua dolce e quella terrestre sullo stesso piede, come tre modi capitali di esistenza nell’Universo vivente.

Haeckel ed Ortmann li hanno chiamati rispettivamente alobio, limnobio, gè ob io; e se l’abuso degli ellenismi non vi annoia, fate vostre tali espressioni.



Che alla vita marina spetti il primo posto nel bilancio della Natura animata, in parte risulta da sicuri documenti, in parte si ammette in base ad ipotesi molto probabili.

Se Bernabò Visconti avesse domandato al mugnaio di Franco Sacchetti: Quanti animali sono nel mare ì il mugnaio invece di cavarsela con una spiritosa invenzione, avrebbe potuto rispondere: «ve ne sono più che in terra» e dire cosa conforme al vero. Intanto gli organismi marini dispongono di uno spazio incomparabilmente pili esteso dei terrestri. Ricordate il paragone della geografìa tra le terre emerse ed i mari; questi ricoprono il nostro globo ier 71 % della sua superfìcie; quelle i 29 %.