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Breve illustrazione di alcuni organismi planctonici 191

quando inseguono le Acciughe e le Sardelle. Chiunque ha viaggiato un po’ a lungo in mare si è divertito ad osservare le loro eleganti movenze attorno al piroscafo, che li alletta coi resti di cucina. Per contro le Orche e le Pseudorche, a capo arrotondato, sono animali assai rari sebbene diffusi per tutti i mari del globo.

Al pari degli altri Cetacei il Delfino respira con polmoni, il che lo obbliga a salire a galla di tanto in tanto per far provvista d’aria; partorisce vivi i suoi piccoli e li allatta; ecco dunque le caratteristiche essenziali di un Mammifero. Per contro il corpo è foggiato in modo da opporre un minimo di resistenza all’acqua mercè la forma affusolata e la superficie liscia; i rari peli che spuntano durante la vita embrionale cadono prima della nascita. L’abbondante strato di grasso che si accumula sotto la pelle, contribuisce, insieme alla tessitura spugnosa delle ossa, a diminuire il peso specifico. Sormonta il dorso una pinna dorsale simile a quella di certi Pesci, ma non comparabile alla stessa dal punto di vista morfologico, perchè si tratta di una semplice appendice cutanea, non sostenuta da raggi ossei. Gli arti anteriori son trasformati in natatoie; niuna traccia degli arti posteriori, quantunque lo scheletro possegga i rudimenti del bacino. La coda biloba, se ricorda la pinna caudale dei Pesci, ne differisce per la sua disposizione orizzontale anzichè verticale e sopratutto per la sua funzione; il Pesce nuota specialmente con moti energici della parte posteriore del tronco e della coda; il Delfino mantiene, nuotando, il corpo rigido e diritto, mentre la coda, animata da rapidissime oscillazioni funge da elica e può impartire al Cetaceo una tale velocità da competere colle più