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Breve illustrazione di alcuni organismi planctonici 165

rale e l’adulto, colla sua simmetria caratteristica a cinque raggi, comincia ad abbozzarsi, come una gemma interna sul lato sinistro della larva. Nei dintorni di Genova sono frequenti gli stadi di sviluppo delle Oloturie. In un primo stadio la larva è quadrangolare e i cordoni cigliari disegnano sulla sua faccia ventrale una sorta di H (fig. 56 A); in uno stadio successivo i cordoni si rompono e tornano poi a saldarsi in circoli come doghe di una botte, attorno al eorpo che ha preso appunto la forma di un barilotto (fig. 56 B). Dalla parte anteriore di questo non tardano a svilupparsi cinque tentacoli, poi le corone di ciglia scompariscono e lo scheletro calcareo (rappresentato sul principio da roselline o bastoncini isolati di carbonato di calcio) comincia à formare alla base dei tentacoli un anello completo (fig. 56 C).

Ai Tunicati pelagici, e, in più tenue misura, alle larve planctoniche di Tunicati bentonici (come le Ascidie, le Cinzie, ecc.) spetta una parte non indifferente nella composizione del plancton. Membri pressochè costanti d’ogni comunità planctonica sono le Appendicolarie; il genere Oikopleura è, in tutto il gruppo, il più noto per la sua frequenza. Esso è rappresentato, nel nostro plancton neritico e superficiale da specie assai minute, talvolta appena visibili ad occhio nudo.

Questi Tunicati, dal corpo ovale, nuotano con agilità vibrando, a mo’ di scudiscio, la loro lunga coda | diafana e piatta, di forma lanceolata. Mercè una secrezione particolare si fabbricano un guscio piriforme, gelatinoso, munito di speciali aperture per l’afflusso e il deflusso dell’acqua messa in moto dalle ciglia