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Breve illustrazione di alcuni organismi planctonici 159


Le antenne non hanno funzione natatoria nelle Zoea dei comuni Gamberetti (Leander, fig. 49), che soltanto un esperto zoologo può distinguere dalle Zoee di altri gruppi, grazie a certi caratteri nel relativo sviluppo dei segmenti, nel numero e nell’ordinamento delle appendici. Fra le Zoee dei Decapodi Anomuri, che raggiungono la forma definitiva dopo un numero assai limitato di mute, ricorderò quelle dei Paguridi, comunidurante tutto l’anno, e quelle poco dissimili dei Galateidi (fig. 50), frequenti sopratutto di primavera. Paradossale pel capo lungamente peduncolato e pel corpo filiforme (fig. 51) si presenta la Zoea della Calliaris adriatica, Crostaceo (Decapodo anomuro) appartenente ad una famiglia prossima a quella dei Paguridi. Notate come la larva comparisca abbastanza frequente a primavera, nelle acque di Quarto, mentre l’adulto è ancora sconosciuto nel Mare Ligure.

Aberranti sono pure le larve delle Aragoste e degli Scillari (fig. 52), i così detti Fillosomi; nessun profano potrebbe infatti ravvisare una giovane Aragosta nel piccolo essere diafano ed appiattito, che ha i contorni simili piuttosto quelli di un ragno e dove l’addome muscoloso e robusto dell’adulto è rappresentato da una minuscola appendice, che si accresce poi negli stadi successivi. A prova di quanto sia difficile strappare al plancton tuttii suoi segreti; ricorderò come le nostre conoscenze intorno allo sviluppo di un animale così volgarmente noto come l’Aragosta, fossero ancora incomplete pochi anni or sono, allorquando il Bouvier potè ottenere gli stadi non ancora descritti e colmare le lacune. i

Larve di Granchi (Decapodi brachiuri) si raccolgono