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Uno sguardo alla biologia del plancton 103


Le migrazioni a lungo periodo offrono im campo di ricerche molto attraente e in parte ancora mal noto. «Il mare fiorisce», dicono i nostri pescatori con poetica immagine, in fine d’inverno e in principio di primavera. È questa infatti la stagione in cui le specie più belle e più vistose del plancton sogliono mostrarsi alla superficie del nostro mare.

A primavera inoltrata questi organismi abbandonano definitivamente la superficie e non si lascian piìi vedere per vari mesi consecutivi. Né le comparse di plancton a stagione fissa si riducono sempre a semplici migrazioni verticali; ma sono la risultante di migrazioni verticali combinate con migrazioni orizzontali. E se in alcuni casi non si dimostra o non s’indovina una connessione tra questo duplice moto e le manifestazioni vitali della specie, per altri è ben noto che il viaggio dal fondo alla superficie e dall’alto mare alle rive si compie attivamente e coincide col periodo riproduttivo. Esempio di singolare importanza pratica ci offre il Tonno; quando nell’estate si avvicina alle coste ed incappa nelle tonnare, il Pesce è in piena attività riproduttiva; poscia si allontana e scompare; tutto fa credere che pel resto dell’anno si rifugi in alto mare ed in acque profonde.

Havvi poi una terza maniera di migrazione verticale, non meno importante delle altre due, che si potrebbe definire migrazione di sviluppo. Essa consiste in ciò: molti animali si spostano verticalmente a seconda dello stadio di sviluppo; ad una determinata età corrisponde un determinato livello. Non è lecito il dare alcuna norma assoluta a questo riguardo, poiché se in tesi generale si può dire che i giovani