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Uno sguardo generale alla biologia del plancton 95


Tuttavia le specie luminescenti sono tanto numerose e le loro abitudini tanto varie che bisogna guardarsi dal concludere troppo in fretta; quando fosse possibile di investigare sperimentalmente caso per caso, allora verrebbero spontanee le interpretazioni.

Come tipiche del plancton si descrivono certe particolarità degli organi visivi. Occhi smisuratamente grandi sono talvolta una prerogativa dì animali predatori che frequentano la superficie ma discendono anche in zone poco o punto illuminate, ad esempio gli Iperidi tra i Crostacei Amfipodi. Occhi sostenuti da lunghi peduncoli e quindi trasformati in lunghe appendici coniche o cilindriche si riscontrano in taluni Molluschi, sopratutto Cefalopodi (fig. 15 e 16), e Crostacei. Nè una tale conformazione è sempre dovuta alpeduncolo, poichè la stessa camera ottica dell’occhio sì prolunga spesso a foggia di tubo (occhio telescopico). Allora le diverse parti costituenti sono distribuite nello spazio cilindrico, presentando rispetto all’ordinamento normale speciali modificazioni. A quanto sembra, queste raggiungono l’effetto di usufruttare al più alto grado quantità minime di luce, che può essere luce solare filtrante attraverso masse potenti d’acqua, oppure luce animale emessa da organi luMInosi,

Tra i Pesci batipelagici hanno generalmente occhi molto grandi quelli che vivono a poche centinaia di metri, dove l’oseurità non é completa. Per quelli delle zone oscure non si ritiene ancora dimostrata una relazione costante, ma da quanto si conosce sembra che l’occhio tenda a ridursi od a scomparire del tutto quanto più la zona abitata è profonda.