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feliciani prof. alceo

oggi a larga mano; ma tennesi onorato che molte accademie di scienze ed arti d’Italia lo annoverassero fra loro soci, rimettendogliene i diplomi. I suoi desideri, la sua ambizione furono volti di nuovo al bene della sua patria italiana, e di Roma in particolare; a quella loro prosperità che, sciaguratamente per noi, non isplende tuttavia che in un lontano orizzonte.

Varcheremmo di troppo i confini da noi impostici in queste nostre biografie, se la storia far qui volessimo delle operazioni chirurgiche col più felice successo condotte a fine dal Feliciani, e passare a rassegna i di lui scritti pubblicati col proprio nome o senza. — Dispensar peraltro non ci possiamo dal far parola come egli, amantissimo, siccome è noto, della scienza medico-chirurgica, con sempre eguale ardore da lui professata, si facesse al tempo stesso raccoglitore instancabile di libri in tal materia da formarne una ricchissima e quasi completa biblioteca, che, a quanto affermano i suoi amici, sarebbe suo vivissimo desiderio facesse parte un giorno della biblioteca comunale. —

Raccogliendo ora le vele al nostro dire, crediamo aver delineata la figura del benemerito ex-Consigliere Municipale Prof.r Feliciani, le cui virtù, l’ingegno, e le prove tante di patriottismo, degnissimo il resero di ricordanza presso i nostri concittadini, non che fra tutti quelli che hanno mente e cuore italiano. —





Tip. Tiberina — Agosto 1874. Riccardo Fait — Editore.