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feliciani prof. alceo |
sincero, alle prime elezioni amministrative mandatalo al seggio di Consigliere Comunale in Campidoglio. Il 29 poi del successivo Novembre nella composizione della prima Giunta il Consiglio annoveravalo fra gli assessori supplenti; e finalmente nel Marzo 1871 alla formazione della nuova Giunta veniva nominato assessore effettivo. Poco dopo il Consiglio stesso confermagli altra nomina, quella di membro della commissione sanitaria municipale.
Quanto zelo, interesse ed operosità ponesse egli nella trattazione degli affari municipali è cosa notissima. Fra i più importanti lavori cui diè mano furono la proposta, fatta accettare dal Consiglio, di accrescere le Guardie di città da 196 fino a 400, e la compilazione d’un regolamento organico-disciplinare, pel quale il corpo suddetto avrebbe dovuto conseguire stabile norma ed esistenza proficua ai crescenti bisogni della città. Fù del pari il Feliciani che propose di migliorare la condizione dei vigili, facendone elevare la retribuzione mensile da Lire 25 a lire 40, di ordinarne il corpo militarmente, dandogli forma meglio corrispondente al carattere, e alle attribuzioni del medesimo. Nell’intento poi di procurare economia alla comunale amministrazione, progettò di sopprimere l’ufficio d’armamento della Guardia Nazionale; di sostituire per sede del comando generale al palazzo Buonaccorsi quello del Casalini alla Mercede; di procedere alla trasformazione del concerto della medesima; per le quali riforme si ottenne una riduzione di spese superiore a Lire 300001. Nè si ristette giammai dal consigliare ordine rigoroso, parsimonia di dispendiosi provvedimenti a prò dell’amministrazione stessa; dacchè pel prosperamento del patrimonio comunale prosperano pur essi gl’interessi del popolo, che son la fonte del benessere della vita materiale.
Tralasciando di esporre altri fatti di minore interesse, che trovansi particolareggiati nell’appendice al rendiconto morale dell’amministrazione del Comune, non ometteremo la proposta, per la quale il Feliciani ottenne che il Consiglio decretasse una somma per fare omaggio meritato alla famiglia medica italiana, che apriva in Roma nell’Ottobre 1871 la serie dei congressi scientifici.
Nella susseguente sessione autunnale si dimise co’suoi colleghi della Giunta, rimanendo consigliere tutto l’anno appresso, finchè la sortizione fece sì che d’ogni impegno comunale disciolto si desse di nuovo all’esercizio interrotto dell’arte chirurgica.
Modesto per indole il Prof. Feliciani, affabile con ogni classe di persone non fece pompa giammai di quelle vacue onorificenze, che si dispensano in
- ↑ Vedi Appendice al Rendiconto morale dell’amministrazione comunale di Roma.