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biografie dei consiglieri municipali di roma |
CORSETTI STANISLAO
Consigliere Municipale
li uomini, che videro svolgersi i tempi della schiavitù d’Italia, che udirono i gemiti di un popolo, cui o in nome di Dio la volontà e la libertà era tolta, o nell’autorità di straniere dinastie, o nella selvaggia prepotenza di chi il caso facea dispotico della forza, o nelle barbare invasioni di Teutoni, di Galli, e d’Ispani, o nel tirannico assolutismo del prete; — gli uomini che contemplarono la patria nel tempestoso mare delle politiche rivoluzioni, travolta sovente dalle onde sanguinose, e nel suo naufragio essere abbandonata alla morte; gli uomini che le tenebre della ignoranza e della viltà videro sollevarsi d’intorno per coprire la luce della civiltà, che la caduta segnava dei despoti, e la trama svelava di chi un regno desiderava eterno nel mondo, facendosi sgabello della vana superstizione, delle chimere della fantasia umana, del sentimento di una religione piena di misteriose paure; quegli uomini, che tanta nequizia, e tanta jattura sulla patria videro pesare, mandarono un grido, per iscuotere i petti italiani, e incitarli alla lotta del progresso, alle battaglie mortali contro il demone sterminatore d’ogni più bella, più grande, più sublime opera, che l’ordine dei tempi civili reclamasse — il risorgimento degli oppressi fratelli dal fatale letargo di inazione politica, morale, civile. — E questo grido raccolsero nobilissimi cuori, anime grandemente italiane, e colla face ardente della libertà, unità, e indipendenza del proprio paese gli occhi dischiusero del popolo addormentato e sulla terra italiana incominciò la battaglia tra l’oppressore e l’oppresso, tra il padrone e lo schiavo, tra la vita e la morte. — E coloro che a queste lotte,