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biografie dei consiglieri municipali di roma |
COLONNA PRINCIPE D. MARCANTONIO
Consigliere Municipale
a più splendida gemma che sul fronte brilla d’Italia è Roma. — E da Roma disse un italiano illustre dovrà uscire unità d’incivilimento, e l’armonia che stringerà tutte le genti in un patto di amore, onde la fraternità dei popoli ne dimanerà come sorgente di felicità umana, e il sole del progresso procederà quindi in suo glorioso cammino. Roma è la terra predestinata dalla eternità dei secoli alle cose grandi, e sotto questo cielo pieno d’una luce, che ha il raggio dell’anima, come si esprime un chiarissimo scrittore italiano, luce di orizzonti senza termine e di una vita che non conosce l’occaso, su questo suolo che vi ragiona di estinti come fossero vivi, le cui tombe equivalgono ad altari, e dove la stessa caducità non si manifesta col vestigio della morte innanzi alla maestà del Campidoglio, all’augusta maraviglia del Vaticano, all’arcano e sublime terrore che parte dal Colosseo, ognuno scorge un infinito di memorie e di speranze, un passato ed un avvenire che la gloriosa immortalità di Roma presentano, onde lo stesso Goethe il poeta filosofo dell’Alemagna venuto in Roma esclamava; «io mi trovo con gioja e rapimento sul suolo classico dove il passato e il presente mi parlano con forte voce e seduttrice.» E svolgendo gli storici volumi della città eterna veggiamo essere anche stata sempre la culla d’uomini che non solo ebbero grandezza di natali, ma potenza di genio, splendore supremo di virtù, e le orme di se medesimi lasciarono immortali. — Ed è appunto per le glorie antiche e nuove di Roma, per i raggi che dalla medesima si dispandono al mondo, per l’aureola che la circonda siccome Capi-