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calandrelli alessandro |
relli, che fu donna ornata di tutte virtù, pronipote degnissima di quel Borelli avvocato dottissimo, che grandemente si distinse nella costituzione napolitana del 1821 venne educato a sensi gentili. — Fu desso un vero angiolo di famiglia e da lei apprese Alessandro a compatire gli uomini, ad amare la patria, e per essa a soffrir tutto con muto dolore. — Fu una madre che perfettamente compose e indirizzò l’anima dei figli. —
Alessandro sui volumi meditando della storia d’Italia sentì semprepiù accendersi il petto di patrio amore, e vagheggiò sebbene egli fosse nell’alba della vita farsi anche valente nelle armi, e si diè all’opera. — Era il 4 marzo 1818 quando egli per la precoce sua intelligenza era ammesso siccome cadetto di artiglieria, e si diè agli studi militari con interessamento supremo. Per ben 30 anni, in che egli prestò suoi servigi al governo della Chiesa rivelò l’alte sue virtù nelle militari discipline. — Di vero così fu riconosciuto il suo merito, che fu quindi delegato delle azienda dell’armi nell’Armeria Vaticana e a quella del materiale di guerra, e poscia nel 1832 dalla Segreteria di Stato fu eletto aiutante all’illustre Gandolfi per la proposta di una nuova ordinanza da attuarsi per il miglioramento amministrativo delle milizie pontificie. — E fra le salutari riforme che propose fu quella di migliorare la foggia del vestimento militare mettendo in uso la tunica e l’elmo, di apportare anche un miglior trattamento di vitto col somministrare due ordinarî al giorno, e finalmente d’istituire un sistema di elezione per gli officiali del genio e d’artiglieria in luogo dei cadetti, da farsi tra giovani che maggiormente si sarebber distinti nella Università Romana, ma in alternativa sempre con i sotto-ufficiali da istruirsi in una scuola speciale militare. — E questo progetto fu dal Card. Bernetti allora Segretario di Stato di subito adottato. —
Il Pontefice Gregorio XVI lo spedì in commissione straordinaria a Civitavecchia, a fine di provvedere allo ingrandimento della città e rendere più agevoli le abitazioni specialmente alla classe più umile del popolo. Ed il Calandrelli spiegando tutta la più premurosa sollecitudine si rese utilissimo, e sua mercè si devenne anche alla coltivazione del raggio miliaro secondo le leggi romane, colla ripristinazione delle famose Terme Taurine. —
Tornato a Roma propose la istituzione di una scuola militare per i cadetti del genio ed artiglieria, che eransi ricostituiti dappresso ordinanza del Gandolfi, e la sua proposta fu immediatamente accolta. — È fu in questa scuola che uscirono quei valorosi uffiziali che nel 1848-49 seppero perfino l’ammirazione acquistarsi della gallica superbia quando sulle mura di Roma venne a combattere la libertà della patria. — Bellissime e splendide sono le due orazioni che sulla utilità di detta scuola lesse il Calandrelli, come anco