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camuccini barone gio. batt. |
già un museo splendidissimo, che certamente pone in più grande aspetto la sua bella mente, vaga di spaziarsi nelle più antiche regioni dell’arte e di lasciare ai figli un campo d’ispirazione e d’istruzione.
Nelle economiche ei amministrative discipline versato, al prosperamento del proprio patrimonio, al progressivo benessere della propria famiglia ha inteso e intende di continuo, ed anco per questa parte è uno degli uomini avuto in grande reputazione e in sommo riguardo. — Ed è dagli uomini, che al corredo di molte e varie cognizioni, aggiungono la scienza del bene amministrare, che devonsi trarre i cittadini, i quali al governo della cosa comunale, o provinciale, o governativa provvedano. E di fatti noi vediamo la romana provinciale amministrazione prosperare e procedere in così bello sviluppo, che veramente dalla medesima si argomenta la sapienza, l’onestà, il zelo di coloro, che compongono il provinciale Consiglio.
Giovanni Battista Camuccini, amante sincero dei proprio paese, noto per i distinti suoi meriti, per la integrità del suo carattere, cittadino avuto universalmente in stima grandissima, era eletto Consigliere provinciale, e all’onorevole officio adempiè con tutto zelo, con tutta sua potenza d’ingegno, e s’acquistò semprepiù bella reputazione, e s’ebbe anco incarico di reggere la presidenza del Consiglio. Ma ragioni di salute, e gravi e supreme cure di famiglia il costrinsero a rassegnare di poi la distinta carica, e ritrarsi a vita privata, chè egli sentiva pure essere suprema missione di un padre, educare i figli alla patria, e alla prosperità del patrimonio sempre meglio provvedere.
Ed eccolo marito affettuoso di sposa gentilissima e virtuosissima, genitore di cinque diletti figliuoli, nel santuario domestico spargere la feconda sua opra d’istruzione, di educazione, di continua attività per la buona amministrazione della sua fortuna, di incessante sua sollecitudine per tutte cose belle, che alle archeologiche e numismatiche materie sopratutto appartengono, e, come un cielo sereno di carissime gioie, riguarda l’arte, la famiglia, la patria.
A provare di quanta luce risplenda il suo nome, giovi pur notare come in tutta la Sabina e nel Circondario di Poggio-Mirteto, ove anco molte proprietà egli tiene, facessero gara per vederlo eletto deputato al Parlamento, ma egli che, come dicemmo, ha modestissimo sentire di sè stesso, egli che nel sostenere un ufficio ne misura tutti i doveri da compiersi, egli