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venturi pietro |
Nasceva egli in Campagnano, provincia romana, nel settembre dell’anno 1824. Suo padre Francesco, ricco proprietario, fu onestissimo uomo ed ebbe grandemente a cuore la educazione del proprio figliuolo, di guisa che insin dall’infanzia lo fece crescere nell’amore degli studi, ponendolo sotto la cura di un precettore di famiglia. — Fu di poi mandato al Collegio di Segni ed appresso in quello di Ronciglione, ove die’ compimento al corso di filosofia. — Dieciottenne appena entrò nella Università Romana, e alle scienze legali dedicatosi in quelle laureavasi correndo il giorno 23 agosto 1847. — E qui cade in acconcio riferire come in quel tempo raggiasse bellissimo il sole italiano sul fronte del Papa Pio IX, chè era creduto il Messia d’Italia, epperò ovunque egli si presentasse era riguardato come l’apparizione di un angiolo, ed era salutato come il promesso redentore delle italiche genti. Oh mutabilità della mente umana! oh mistero dell’umano cuore! ed è quel Papa stesso che oggi rinnega i santi principii, che furono da lui un giorno proclamati a pro della patria! — Ma tornando a dire di ciò che si riferisce al Venturi notiamo come nel momento, in che egli vedeva coronato il frutto de’ suoi studi facesse ingresso il Papa nella Sala Universitaria e da lui quindi s’avesse l’onore della laurea ad praemium .— E questa laurea s’ebbe pure in quella circostanza medesima quell’Armellini; che poscia fu triumviro nella Romana Repubblica.
Pietro Venturi nelle agiatezze di una bella fortuna non essendogli d’uopo per vivere di esercitare l’avvocatura, diedesi a trattare gli affari della famiglia curando sempre meglio la prosperità del patrimonio. — E di fatti venutogli a mancare il padre abilissimamente egli condusse l’amministrazione de’ propri beni.
Non era il Venturi di quei ricchi cui si fa notte innanzi sera, e che nelle oziose piume, e nelle dorate mollizie, e nel non far mai nulla di buono trascorron la vita, ma in quella vece fu del sapere desiderosissimo, e amantissimo del viaggiare, come mezzo a più vasta istruzione. Tutta intiera percorse l’Europa studiando uomini e cose, per il che la mente corredò d’immense cognizioni e si perfezionò per tal guisa alla scuola della vita pratica.
Ed era intanto venuto così in onoranza, e godeva talmente universale la stima, che nel 1865 chiamato alla Camera Commerciale fu nominato Giudice del Tribunale di Commercio e subito dopo Presidente, ed in questo ufficio perdurava anche allora che Roma era fatta capitale d’Italia; se non che per i distinti suoi meriti era dalla Giunta di Roma nel settembre 1870 eletto Giudice togato nel Tribunale medesimo. Ma soli due mesi stette egli in questa carica, chè a maggiori uffici era assunto e di più alto rilievo, che l’interesse materiale e politico della città riguardavano.
Il Venturi è liberale schiettissimo, amante della libertà, unità e indipen-