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silenzi dott. cav. giovanni |
Bassi, dai Manara, dal Zannucchi, dal Marcheselli, e da tutti gli altri suoi prodi, che dai nemici sopraffatti col fremito della forte e sdegnosa anima erano obbligati a ripiegare sulla città, e ad allontanarsi dal suolo di Roma bagnato del sangue de’ loro fratelli! — Quanta disperata angoscia dovette premere il petto del Silenzi, allorachè vide tosto sopraggiungere le truppe francesi e baldanzosamente percorrere quella medesima via! —
Successero giorni di cupo squallore, di amara tristezza, giorni che pesavano sul cuore del cittadino amante della patria come tanti rimorsi, giorni, di cui Roma avrà sempre lugùbre ricordo, e sul capo della Francia segneranno eternità di vituperi. — Molti italiani feriti erano da patriottiche famiglie tenuti nascosti, ed il Silenzi prodigava loro cure e soccorso. —
Riprendea di poi i diletti suoi studi, e sotto il governo pontificio, dappresso grandi difficoltà di ordine, ebbe finalmente facoltà di esercitar medicina. —
Valente anche nella penna, è autore di pregiati lavori scientifici, e di varie memorie, che in molti periodici, e nella Corrispondenza Scientifica videro la luce.
Nell’anno 1853 concorreva alla scuola di perfezionamento pratico, che si denominava Assistentato presso l’Ospedale di S. Spirito, e sopra ventiquattro concorrenti, meritò il secondo posto. — La sua professione quindi esercitò nel corso di tre anni in tutti gli Ospedali di Roma, e la sua mente facea più sempre corredo di pratiche cognizioni. —
Per ben tredici mesi fu Medico Assistente alla Scuola Clinica condotta dagli illustri Professori Viale e De Crollis, e n’ebbe lodi distinte. —
Nè in ciò solo aveva onoranza, ma era pur decorato della medaglia d’argento per i saggi sulla Statistica Medica, che compose in soli tre mesi di esercizio, e’alla Commissione degli Ospedali di Roma li offeriva, accompagnandoli con una lettera critica sullo schema del subbietto e sul modo prattico, con cui poteva condursi quello studio, in che sempre meglio rivelava le sue cognizioni scientifiche. —
Correva l’anno 1854.— Roma era invasa dal Colera, che menava stragi spietate. — Il Silenzi Medico Assistente alla Scuola Clinica era prescelto -dalla Commissione Superiore di Sanità qual Vice-Direttore del Lazzaretto costrutto presso il maggiore Ospedale. — Non risparmiò travagliose sollecitudini, e ajuti prontissimi, o a lui sepper grado molti che scamparono da morte, e per la opera altamente umanitaria apprestata, eragli conferita una medaglia. —
E qui cade in acconcio notare come in quel tempo il Silenzi sorpreso da una visita del Papa Pio Nono, che per uno slancio di cuore volle accorrere al letto de’ colerosi, per lunga ora l’intrattenne in piacevole colloquio e con tanto affetto e tanta confidenza lo riguardò, che scherzosamente gli disse „ Voi sarete