Pagina:Biografie dei consiglieri comunali di Roma.djvu/208


rosa commend. pietro

dosia, che fa donna virtuosa e gentile, questa lo lasciò padre di tre amatissimi figli, il primo dei quali è Rosalbo, l’altro Salvatore, cui il nome dell’avo illustre degnamente s’impose, e l’ultimo Vittoria, e tutti intorno al genitore sono elettissimi fiori, che la di lui vita allietano, dappoiché alla compitezza di una elettissima educazione congiungono tutte le più belle qualità della mente e del cuore. —

Quanta fosse la stima ed onoranza, che appresso i suoi concittadini si acquistò, ben lo prova la sua elezione a Consigliere Comunale primo fra tutti e con ragguardevolissima maggioranza di voti portato a sedere in Campidoglio. Ad una vita intera spesa a profitto della scienza non poteva per fermo essere immanchevole il plauso generale degli uomini dotti delle estere nazioni, che chiamarono il Rosa a far parte dei consessi delle loro accademie ed instituti scientifici, ed i sovrani tutti di ogni nazione gareggiarono nel decorare quel petto quanto onorato altrettanto modesto di molteplici e distintissime cavalleresche onorificenze, prove irrefragabili del merito grandissimo raccolto nel dominio della scienza archeologica.

Venne quindi onorato dell’alto seggio nel Senato del Regno, ed ormai è stabilito il piedestallo di sua fama illustre, nè la penna del biografo potrebbe altro aggiungere se non che far voto perchè siffatti cittadini nella vita lunghissima abbiano a coronare la loro opera col trasfondere in altrui la loro operosità, la loro altissima intelligenza, un raggio immortale della loro sapienza. —






Tip. Tiberina Piazza Borghese. Riccardo Fait — Editore