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biografie dei consiglieri comunali di roma



RAVIOLI CAV. CAMILLO


Consigliere Municipale





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uindici pagine in foglio, e con carattere minutissimo per trarre la biografia di un Consigliere che va a sedersi qualche ora in Campidoglio! - Ma questo è un vero letto di Procuste ed a doppio uso; por

lo scrittore che deve allungarsi così da giungere fino al fondo della lettura se la pazienza di tanto lo sorregge, e per l’individuo che deve essere stretto ed accorciato di tanto da essere contenuto in quattro pagine di stampa. - Se scrivendo dei Consiglieri Comunali a Roma dopo il settembre 1870 si dovesse di chi appagare la personale ambizione, di altri magnificare virtù e talenti e qualità che stanno in desiderio, di altri ancora ciò che fare dovrebbero come già fatto raccontare ed elogiare, certo è che lo scrittore troverebbesi a mal agio, poichè la lena verrebbe meno in esso prima che in altrui il desiderio di vederlo il nome e le opere sotto di ogni forma ripetutamente descrivere.

Ed accingendoci noi a scrivere di coloro che vennero dal popolo Romano mandati al Campidoglio, perchè gl’interessi dei cittadini in armonia con quelli della Famiglia e dello Stato lassù trattassero, ben fino dal principio riconoscemmo ardua fatica, non per la materialità di sbozzare una figura, ritrarne bene l’effigie - sempre con la pubblica veste - e poi metterla innanzi ai curiosi ed ai critici, ma perchè sapevamo come nè gli amici si sarebbero appagati, nè gli avversari avrebbero avuto stoffa bastevole fra mano per tagliare un nuovo abito alla critica. - Non puossi ammettere che l’uomo perchè ha un carattere pubblico cessi d’esser uomo, chè anzi lo è due, cinque, dieci volte tanto quante sono le passioni ora nobili e generose, ora