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biografie dei consiglieri municipali di roma



MASSIMO DUCA MARIO


Consigliere Municipale





È

religione d’amore, è dovere di superstiti, è santo volere della patria che la memoria d’illustri defunti sia con istorica penna sulla tavola del tempo scolpita in cospetto della umanità, affinchè la ruota eterna dei secoli anche ai tardi nepoti la consegni, e le generazioni presenti e future v’apprendano le più nobili e civili virtù. —

Bella è sempre la lode anche ai vivi quando s’innalzano dalla comune schiera del volgo, o per altezza di alcuna opera o per eccellenza di ufficio vengono in nominanza, ma più bella e splendida è quella che si sparge, siccome un fiore purissimo caduto dai cieli, sul sepolcro dei trapassati, che stamparono di se medesimi orme grandissime sulla terra, e il nome lasciarono onorato e caro. — Appena un insigne nomo è sceso nel sepolcro, da lui fugge la nera calunnia, il livido malignare, la critica feroce ed assurda, le invidie rabbiose, che i di lui giorni anelavano ecclissare, perchè di una luce troppo serena splendevano, e il giusto giudicio si fa aperto e la fama si purifica, e il nome rimane perpetuamente in onore. — È perciò che fu detto «post mortem lauda» chè purtroppo la tristizia degli uomini il più spesso fa guerra a coloro, che viventi la vita illustrano con altezza di opere, ed è non rara cagione perchè la di loro esistenza innanzi sera sia spenta, ed allora la guerra cessando, il merito perseguitato in tutta la sua grandezza si rivela. —

E dopoché dei cittadini viventi sino ad ora nelle nostre biografiche pubblicazioni discorremmo, siccome quelli che all’ufficio di Consiglieri comunali furono eletti, oggi per la prima volta ci corre debito scrivere di un uomo il-