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finali commend. gaspare

E innanzi di chiudere questa biografica memoria, aggiungeremo come nel proseguire nostre pubblicazioni, quasi in brevissimo quadro la vita consegnando di tutti coloro, che dopo la risurrezione dell’Italia nostra, dopo la redenzione dell’eterna Roma agli alti uffici furon chiamati, e il distinto seggio occuparono in Campidoglio, dove un giorno i nostri padri, attendendo al governo della cosa comunale, facevano felice il popolo, non altro fine ci proponemmo che di scrivere, giusta i dettati dell’illustre Palmieri, per utilità di chi desidera vivere seconda le virtù, e sopra gli altri uomini farsi degna. — E per vero le greche, le latine, ed anche le barbare istorie son piene di memorie, in cui sono celebrati quei cittadini che viventi si distinguevano nella grandezza delle opere, e al bene della patria supremamente anelavano, e affanni, e disagi, e fatiche sofferendo, cosicché al dire di un chiarissimo istorico: — ogni loro gloria era posta in più eccellentemente fare, e sopra gli altri apparire in virtù, non altra meta eglino avendo, che il bene comune. E questo noi diciamo perchè s’abbiano i benemeriti cittadini in reverenza, e taluni, cui forse preme l’oblio, non isdegnino essere iscritti nelle biografiche memorie, le quali noi proseguiremo con lena paziente, imperciocché ci conforta la coscienza di compiere un’opera che la luce gloriosa di Roma, la storia del Campidoglio richiede, e il pensiero ci consiglia di lasciare così un ricordo dei tempi che furono, e degli uomini che s’ebber l’onore di trattare gl’interessi del popolo nelle capitoline assemblee. —






Tip. Tiberina Piazza Borghese. Riccardo Fait — Editore.