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sesso prestò utilissima opera in qualità di segretario. Conobbe la ottima istituzione, il solerte ingegno, e l'istancabile operosità del Consalvi, il cardinale Gregorio Barnaba Chiaramonti, che innalzato al soglio pontificio, volle esser chiamato Pio VII. Quindi venuto appena all’apostolica sua sede, lo prescelse, prelato ancora, al sommo incarico della segreteria di stato. Grandi erano i mali da ripararsi: infiniti gli ostacoli da vincere. Non era sicura pace al di fuori: segreti umori covavano al di dentro. Il Consalvi si recava in mezzo bramoso di provvedere ad ogni emergenza. Si promulgarono utili leggi: la moneta restituivasi alla debita bontà. Si restaurò il commercio: rifioriva l’erario: le inimicizie, surte dal parteggiare, erano in parte sopite; in parte ancora estinte. Tanto può la virtù di saggio ministro, e la buona elezione di un regnante!

A rimeritarlo di tante fatiche lo innalzò Pio VII alla porpora, creandolo diacono cardinale di s. Agata