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la sua opera. Cosa in lui non mossa da immoderata ambizione; ma da amore del bene, forse immoderato. Operò allora molte cose grandi, molte utili. Nel vaticano sorgeva di nuova fabbrica un suntuoso museo; si fondava una pinacoteca. Sul Campidoglio era aperto nella protomoteca uno splendidissimo monumento ai più sublimi figli d’Italia. Le arti fiorivano, rappresentate da un Antonio Canova.

Si poneva mano alle leggi, troppo o poco usando la opportunità dell’innovare. Pure ad assai abusi si riparò; a tutti forse non si poteva: parte contrafacendo gli uomini; parte ancora il timore dei tempi dissuadendolo. Somma fu nel cardinale Consalvi la rettitudine delle intenzioni; estremo l’amore di Roma, l’attaccamento al pontefice. La sua integrità non voglio io lodare: quella di coloro che più gli stavan presso è stata poi detta ad esempio. La indole sua era generosa e magnanima. Tenne le amicizie costantemente. Non usò vendetta, nè volente nocque ad al-