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lo stato della Lombardia nel Secolo XVII; il Robolini la storia di Pavia, il Romegialli quella della Valtellina, e delle Contee di Bormio e Chiavenna, e il Cittadella è dietro a pubblicare la storia della signoria dei Da Carrara in Padova. Sono ancora da nominarsi gli Annali Veneziani, e la storia del Commercio Veneziano del Mulinelli, e la storia di Parma del Pezzana. Il Venturi fece la storia di Scandiano, e il Viani le memorie della famiglia Cybo colla storia delle monete di Massa. Già è fuori la seconda edizione della storia di Lucca del Mazzarosa, e delle sue dissertazioni sulla legislazione, e sulla costituzione ecclesiastica di questa Repubblica. L’Inghirami e il Carbone hanno cominciato storie della Toscana, il Vivoli gli Annali di Livorno, e il Bonaini attende all’antica storia e costituzione di Pisa. Lo Stato della Chiesa non ha prodotto gran cosa, ― la serie dei Senatori Romani dell’Olivieri, la storia d’Ancona del Peruzzi, le memorie contemporanee del Cardinal Pacca. Al contrario Napoli e Sicilia sono ricchi, ― e la storia di Napoli del Colletta sotto la dinastia dei Borboni sino al 1825 si raccomanda per la materia e per lo stile. Il Pagano scrisse la storia di Napoli sino al cessare degli Aragonesi, il De-Cesare la storia di Manfredi, e il Sosti cominciò la storia del chiostro di Monte Cassino, dove egli vive come membro dell’ordine, e bibliotecario. Pietro Lanza, principe di Scordia, scrisse sulla storia della Sicilia sotto i Normanni, e intorno ai tempi dal 1532 al 1789, correggendo in molti luoghi l’ultima opera del Botta. Il Fazzello, il Ferrara, il Palmèri, scrissero storie di Sicilia, e l’Amari sopra documenti sinora incogniti compose la storia di Carlo I di Angiò, dei Vespri Siciliani, e del regno degli Aragonesi sino al trattato di pace di Caltabellota 1302. E sono comparse notabili biografie: ― la Vita e i fatti di Gian Jacopo Trivulzio del Rosmini, la Vita di Dante del Balbo, che per tanti lati si collega alla storia politica, quella di Caterina dei Medici dell’Albèri, quella di Malatesta Baglioni ultimo Capitano della Repubblica fiorentina del Vermiglioli, e la storia di Giovanni da Procida del Buscemi.