Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
considerato, e reputato indispensabile alla giusta intelligenza dell’Allighieri, e del suo secolo. E i caratteri del Poeta sovrano sono fiaccamente rilevati, mentre è più sensibilmente ritratta l’epopea romanzesca. Con tutte queste mende, che più ancora devono risaltare in quelle parti dove tratta della Spagna e del Portogallo, per le quali più che al suo giudizio è costretto fidarsi all’altrui, e dove pare che abbia profittato del nostro Bouterweck, e dello Schlegel per il dramma, – parti sulle quali io debbo astenermi di pronunziar sentenza, – con tutte queste mende il libro ha tuttavia molto merito, e può grandemente servire a coloro, che non hanno bisogno di addentrarsi tanto nel soggetto, intrecciandosi quivi in bell’ordine la biografia coll’analisi, la storia universale, e la politica, e gli eminenti personaggi.
Questi sono i lavori storici e letterari del Sismondi, ai quali può aggiungersi un Romanzo storico – Giulia Severa, – in cui cercò descrivere lo stato delle Gallie al momento delle grandi commozioni dell’Impero Romano, e delle nazioni occidentali, romanzo nato di certo sotto l’influenza dei racconti di W. Scott, ma senza la forza vivificante colla quale lo Scozzese afferra le masse storiche, e le locali particolarità, e le compone in un complesso maraviglioso. Nè si arrestò a questi lavori, – e mentre faceva argomento d’indagine e di meditazione i politici eventi dei passati secoli dal punto della Romana Grandezza sino alla Rivoluzione, che minacciò distruggere, e in gran parte distrusse, gli antichi sistemi d’Europa, questi medesimi studi consacrava a vedere le condizioni più intime delle nazioni, cercando darsi ragione delle virtù e dei vizi del loro ordinamento sociale rispetto alla legislazione, alla divisione della proprietà fon-