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ODE

SULLA SEPOLTURA DI SIR CARLO MOORE


DI CARLO WOLFE



Non fu sentito un tamburo, nè una nota funerea, mentre col suo corpo ci affrettavamo ai terrapieni; nè un soldato fece lo sparo dell’addio sulla fossa dove seppellivamo il nostro eroe.

Noi lo seppellimmo nell’alto della notte smuovendo le glebe colle nostre baionette, alla luce nebbiosa d’un incerto raggio di Luna, e al cupo chiarore d’una lanterna.

Nè lo racchiuse l’inutile cassa, nè lo ravvolse il lenzuolo, o il manto funerario; ma giaceva simile ad un guerriero, che si riposi tutto avviluppato nel suo marziale mantello.

Poche, e brevi furono le preci, che dicemmo senza proferire una parola di dolore; ma guardammo fisamente la faccia del morto, pensando con amarezza al dimani.