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nazione di Martino Lutero;. . . . . . . . . . . . . . . . ma il naso grosso del Forestiere distolse l’attenzione del mondo da quanto avevano tra mano, – e lor convenne seguitar la corrente. Nè fu ritegno la Badessa di Quedlingberg, e le sue quattro prime dignità; il naso grosso del Forestiere mosse ai dottori la fantasia, quanto il caso di coscienza; e però l’affare degli sparati delle gonnelle fu per un tratto sospeso; in somma gli stampatori ammannivano i tipi, e dispute d’ogni maniera corsero in pubblico. Tu avresti potuto più agevolmente mettere insieme un vescovo e un tegame, che indovinare da qual parte del naso si sarebbero tratte le due Università.
― È sopra la ragione, – gridavano da una parte alcuni Dottori.
― È sotto la ragione, – gridavano degli altri.
― È fede, – gridò uno.
― È un archetto da violino, – rispose l’altro.
― È possibile.
― È impossibile.
― Infinita è la potenza di Dio, – gridavano i Nasisti, – può far quanto vuole.
― Non può far nulla, – ripresero gli Antinasisti, – che in sè comprenda contradizione. ― Può far che la materia pensi, – dissero i Nasisti. ― Già, come tu dell’orecchio d’una scrofa puoi farne un berretto di velluto, – risposero gli Antinasisti. ― Non può fare, che due più due facciano cinque, – dissero i Cattolici. ― Non è vero, – risposero gli oppositori. ― La potenza infinita è potenza infinita, – dissero i dottori che affermavano la realtà del naso. ― Si estende solamente a tutte le cose possibili, – rispondevano i Luterani. ― Dio del cielo! – esclamavano i Cattolici, –