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stile nella corte della stalla; leggeva ancora la moglie, benchè in una stanza appartata; e tutti si affollavano a quelle lezioni, – no confusamente, ma, come è il costume, o da questo, o da quello, secondo che la fede e la credulità li schieravano: – insomma ogni Strasburghese affollavasi per saper la novella, – e ognuno sapeva la novella desiderata.
Vuolsi notare a benefizio di tutti i dimostratori in filosofia naturale etc., che, appena la moglie del trombettiere ebbe finito di leggere in privato alla Badessa di Quedlingberg, incominciò in pubblico, sopra uno sgabello, in mezzo alla piazza d’arme; e turbò fieramente gli altri dimostratori, tanto che la parte migliore della città subito traeva a sentirla. Ma quando il dimostratore in filosofia, – esclama qui Slawkenbergius, – ha per apparato una tromba, chi è di grazia il rivale di dottrina, che pretenda essere ascoltato a preferenza? Mentre gl’ignoranti pei condotti della nozione si affaccendavano a scendere in fondo al pozzo dove la VERITÀ tiene la sua piccola corte, i maestri smaniavano altrettanto di tirar su il vero colle trombe pei condotti della induzione dialettica; – nè si brigavano dei fatti, – ragionavano. Ma professione al mondo non avrebbe meglio illustrato il soggetto, che la Facoltà medica, dove non si fosse smarrita a disputare intorno le glandule e i tumori edematici; – e così non ci fu verso di veder lume; – e il naso del Forestiere non avea nulla di comune colle glandule, e coi tumori edematici. Però fu dimostrato a sufficienza, che quella massa ponderosa di materia eterogenea non poteva ammucchiarsi al naso mentre l’infante era nell’utero, senza tor l’equilibrio alla bilancia del feto, e collocar bello e gonfio quel naso sul volto nove mesi