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FRAMMENTI
Io sento, parlo, e scrivo, senza studio, come l’anima detta, ma io son sicuro oramai di quest’anima mia: – conosco fin dove può salire, fin dove può scendere: esiste in me una forza d’impulso, che mi spinge avanti gran tratto, ma poi si sviluppa prontissima una forza di resistenza, che mi rimette nei giusti limiti; e questo contrasto di forze diverse fra loro, sovente per me doloroso, è quello però che mi ha salvato finora da qualunque bassezza.
Non pensate; io soffro, ma son forte. Educato per 30 anni nello sconforto, la mia anima ormai sa comprimere il suo gemito immenso, – la mia testa porta fieramente il dolore, come un re la corona.
E i miei patimenti sono di tal sorta, che il volgo non li saprebbe intendere, o li deriderebbe. Ecco l’anima mia: – un anelito eterno all’amore puro, santo, ideale; – un cuore nato a sentire quanto di bello e di armonia Dio sparse nell’universo; – un intelletto severamente educato a comprendere il vero; – una coscienza dignitosa, e superba di sentirsi incontaminata; – e tutto questo messo a contrasto con una società misera, corrotta, incredula, e da me conosciuta nelle sue più riposte viscere. Questo è il segreto del mio dolore.