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L’IMMORTALITA’


― 1842 ―



      È il pensier della morte uno sgomento,
    Dove lo spirto s’inabissa, e il cuore;
    Il cielo empie d’un funebre lamento,
    Oscura il Sole, e inaridisce il fiore.

      Lo sguardo informa, e suona nell’accento,
    Uccide ogni speranza, ed ogni amore;
    Misura unico il tempo, e in un momento
    Un secolo concentra di dolore.

      E l’agonia dell’anima immortale,
    Finchè strascica inerte la catena
    Del mortal fango tra le torte vie.

      Ma s’illumina, e sorge, e batte l’ale,
    Angiol di Dio, se in lui penetra appena
    Uno spiraglio dell’eterno die.