Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/94

86 capo xx.


Ed è forse per consiglio di esso Frà Paolo che il Senato fece copiare tutto quell’immenso materiale istorico e diplomatico, e deporre in locali diversi gli originali e le copie, onde prevenire, come era accaduto altre volte, i casi d’incendio che distrussero buona parte dell’archivio. Ma con duplicate separate a questo modo, distrutti gli uni, restavano gli altri: costume che fu sempre seguitato dappoi.

Malgrado una salute cagionevole, questo frate era così infaticabile che quando fu fatto consultore tre altri giureconsulti godevano gli stessi stipendi; e morti coloro, un solo dal governo ne fu sostituito, il cavaliere Servilio Treo; e morto anco questo, trovò che a tutti poteva bastare il solo Sarpi, comechè allora pendesse verso gli ultimi della sua vita, essendo già presso agli anni 70. Per verità quest’uomo straordinario aveva in ogni occasione mostrato un così affettuoso interessamento pel bene della sua patria che pochi gli andarono del pari, nissuno lo superò. Egli ha merito tra i più illustri Veneziani che sacrificarono tutto il loro uomo al vantaggio della patria. E quantunque le repubbliche abbiano fama (benchè forse non giusta) di essere ingrate, e Venezia lo sia stato più di una volta, per rispetto a Frà Paolo non lo fu mai. In vita, tranne le ricchezze che ricusò sempre, tutto gli concesse, e dopo morto fu sì gelosa della gloria del suo Consultore, che non permise mai che circolasse ne’ suoi dominii libro alcuno contenente la più lieve detrazione al suo nome. La prudenza de’ suoi consigli provata da tanti felici successi, la sua consumatezza negli affari, un illimitato disinteresse, un’assoluta indipen-