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BIOGRAFIA

DI

FRÀ PAOLO SARPI




CAPO DECIMOTTAVO.


(1608). Ho detto altrove che morto il patriarca Matteo Zane gli fu dal Senato sostituito Francesco Vendramin, cui il papa non volle riconoscere; e sopragiunte le turbolenze dell’interdetto, l’affare restò pendente finchè fu ripreso nel 1607 e conchiuso ai 20 febbraio del seguente anno. Pretendeva il pontefice che il Vendramin andasse a Roma per esservi esaminato: materia di lungo carteggio fra i due governi. Dal veneto interpellato Frà Paolo, rispose: che il papa non può fare alcuna eccezione quando il vescovo abbia i requisiti voluti dai canoni; non può addurre ragionevolmente l’esempio del Zane, perchè fu un caso eccezionale e neppure fu esaminato secondo le regole stabilite dalla bolla di Clemente VIII, ma solo per forma; la patriarchia essere un jus patronato della Repubblica confermato dal tempo e dall’incontrastabile possesso riconosciuto dai pontefici. Conchiudeva che stante questo il papa


Vita di F. Paolo T. II. 1