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capo xix. 69

mandò al patibolo, altri trasportò in altri luoghi; ma egli fu assassinato per le brighe di quelli che nella rovina degli Uscocchi trovavano un fine alla loro ingordigia. Tornarono da capo i ladri e durarono le rapine fino al 1612, finchè si cercò di metterci un nuovo riparo; ma così debole che non ebbe alcun effetto. I Veneziani, temendo lo sdegno dei Turchi chè erano corsi fin sul loro territorio ed arsero alcuni villaggi, fabbricarono la fortezza di Palmanova nel Friuli e si diedero con più calore che mai ad usare la forza cogli Uscocchi; e non giovando coll’arciduca nè le ragioni, nè le minaccie, vennero a guerra che durò fino al 1617: e siccome per le brighe di Spagna i principi d’Italia avevano inibito alla Repubblica di assoldar uomini nei loro Stati, essa fu obbligata a rivolgersi ai Grigioni e agli Olandesi, coi quali pattovì amicizia e soccorsi reciproci.

Cagione della durezza dell’Austria era la sovranità del golfo. Il ramo di questa casa che regnava in Germania vi pretendeva ragioni pel suo littorale dell’Istria e dell’Ungheria; e l’altro che regnava in Spagna e possiedeva Sicilia, Napoli e Milano, vi pretendeva pel suo littorale di Puglia. I monarchi di Madrid, stupidi, viziosi e divoti, qualità che vanno spesso congiunte, paghi delle adulazioni di una corte tutta cerimoniosa lasciavano il maneggio degli affari a’ loro ministri, e i governatori che mandavano negli Stati d’Italia vi venivano con autorità tanto assoluta quanto a pascià: i quali ambiziosi ed avari, tormentavano gli Stati vicini per soggettarli, e tiranneggiavano i popoli per arricchirsi. Uno dei