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stavano scritti frequentemente o sovrani, o papi, o letterati, o altri uomini illustri, e fatti insigni che Frà Paolo aveva per iscopo di segnare. In un’altra carta nel fine dell’opera vedevansi registrati gli storici e cronisti della Chiesa, e varii principi, relativamente ai tempi ove fiorirono.

VI. All’Opuscolo intitolato: Cæsaris Baronii, ecc. Parænesis ad Rempublicam Venetam, edizione di Ferrara 1606 in 4.°, vi erano copiose note confutatorie marginali di mano di F. Paolo.

VII. Sacrosancti Concilii Tridentini Canones et Decreta cum annotationibus ex utroque Testamento, et Juris Pontificii aliisque S.R.E. Conciliis, ab Horatio Lucio Calliensi J.C. etc. collectis, Venetiis apud Marcum Antonium Zalterium.

     Questo libro da Frà Paolo fu fatto legare con una carta bianca ed una stampata vicendevolmente per poi scrivere nelle prime delle note riguardo a molti luoghi de’ canoni e decreti da lui con linee segnate. Quantunque però frequentemente vi fossero le linee, non sempre vedevansi le corrispondenti note. Tutta via di queste ancora ne avea gran copia, ed erano riflessioni del Sarpi medesimo e per lo più dichiarazioni del Concilio.

VIII. Un Salterio molto antico in carattere gotico, senza luogo, nè anno della stampa.

     Era tutto postillato da Frà Paolo, avendovi notato ad ogni inno il suo autore, ad ogni salmo il suo titolo conforme il testo ebraico, e quasi ad ogni verso la spiegazione e variante lezione tanto latina come greca ed ebraica. Mostrava questo lavoro perizia nel Sarpi tanto nel greco che nell’ebraico, avendo notati alcuni versi de’ salmi colla versione interlineare alla maniera di Sante Pagnino.

IX. Tutti questi libri e varii altri con note di F. Paolo si serbavano nell’incendiata biblioteca de’ PP. Serviti di Venezia, e così non pochi altri mandati in dono al medesimo da’ loro autori, tra cui il Polibio coi commentari del Casaubono, le opere di