Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/388

380 appendice

di una scrittura pubblicata in Napoli l’anno 1617 su i medesimi punti sotto nome di Orazio da Feltre; il secondo mostra di essere il transunto d’una scrittura contra la lettera sarpiana sotto il nome di Francesco de Ingenuis, e porta nel principio segnate queste parole: Tiberii Vincenti Hollandi, ma non sappiamo se sia stata stampata, oppur se siano riflessioni mandate amichevolmente al Sarpi da Nicolò Crasso che si nominò così. Nel quinto vi sono ristrette varie ragioni, autorità, fondamenti e memorie, quasi materia di qualche scrittura per difendere il suddetto impugnato diritto della Repubblica sull’Adriatico. Nel sesto vi è raccolta sotto diversi capi molta materia per rispondere allo Squittinio sovramentovato; e nel settimo ancora vi stanno alcune pagine di note coerenti al dominio e libertà di Venezia. La prima pagina dell’ottavo contiene l’estratto dell’Avviso di Parnaso, stampato contra la Repubblica di Venezia ed il duca di Savoia; dopo seguitano cinque pagine di F. Marco scrittore del Sarpi, nelle quali v’ha la sostanza di qualche scrittura, di cui non abbiamo notizia, fatta per sostegno delle ragioni degli Spagnuoli circa il loro preteso dominio del Mare. Il nono racchiude alcuni luoghi più notabili della Cronica Veneta del Dandolo nominata Dandulus major. E il decimo parecchi ne contiene sopra l’altra più breve del medesimo cronista, ch’è detta Dandulus minor. Nell’undecimo vi sono alcune memorie spettanti agli affari della Repubblica e de’ Spagnuoli co’ Grigioni. Nel dodicesimo vi hanno circa quattro pagine d’informazioni dello Stato Veneto, e massime politiche per governarlo,