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bibliografica. 365

tro Vincenzo de Marcilla professore di teologia nella università di Compostella, poi da Giovanni Gallemart giureconsulto di Douvai. Ma la corte di Roma n’ebbe tanta vergogna che si credette in dovere di smentirle e di farle registrare nell’Indice de’ Libri Proibiti. Ciò nulla ostante oltrecchè il Marcilla e il Gallemart, e più che altri il Farinaccio, non potevano nè per interesse nè per posizione personale essere capaci di una impostura, l’autenticità di quelle dichiarazioni è attestata dagli esaminatori delegati dal regio consiglio di Castiglia e dalla accademia di Douvai, che dipendeva allora dal re di Spagna, e dalla stessa Inquisizione che ne permise ripetutamente la stampa. L’edizione più ampia è quella unita ai Canoni e Decreti del Concilio Tridentino stampata a Colonia nel 1620, un grosso volume in 8.°).

     «Questo è stato un arcano della Corte: abbracciar tutto, non risparmiar nulla; alla fine vi resta sempre qualche cosa dell’acquistato. Ed in ciò si vale di tanti ministri e fautori, che osservano le cose che non conviene contendere, e sempre qualche principe si è svegliato. Ecco un altro mezzo: Che non occorre voler tutto; che si vada pian piano».

1612 (15 sett.) §§ Scrittura sopra le cause dei Greci.

§§ Sommario di un consulto sopra una causa matrimoniale tra due Greci di Candia.

      Contiene pochi frammenti del consulto antecedentemente accennato, rappezzati insieme con troppa goffaggine quantunque l’intiero debba essere uno tra gli egregi lavori dei Consultore.

§§ Scrittura sopra l’autorità dell’inquisizione per gli eretici greci.

§§ Trattato circa le ragioni di Ceneda.

1612 (16 sett.) Ø Due Scritture sul Dominio del mare Adriatico.

Ø Scrittura nella quale si raccolgono le dispute della vertenza delle cause di Belgrado, Castelnuovo, Marano, porti di Lignano, Busso e Sant’Andrea e della navigazione del golfo nel convento (congresso) di Friuli fatte da vicendevoli avvocati.

      È un riassunto delle allegazioni pro e contro tra i giureconsulti austriaci e veneziani sul dominio del mare Adriatico e di alcune terre littorali.