Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/188

180 capo xxii.

plicarle: venivano quindi esperimentati nello insegnamento nella confessione, nelle prediche e in tutte quelle altre faccende per cui mostravano qualche attitudine, finchè si vedesse in quale fossero più eccellenti ed a cui conveniva destinarli. Gli scolari erano di due specie: alcuni detti Scelti (scholastici selecti) erano quelli eletti ad insegnare in via provvisoria ed esperimentativa; gli altri col nome di Approvati erano veri maestri destinati ad una tale facoltà sotto la direzione dei superiori.

Pure di due specie erano i coadiutori: temporali e spirituali, e sì gli uni che gli altri dovevano essere eletti dal preposto generale, o da un suo vicario che ne avesse ricevuta la facoltà immediata. I coadiutori temporali erano gli stessi che negli altri Ordini si chiamavano frati laici, e venivano adoperati negli uffici servili delle case professe e de’ collegi, o se avevano capacità erano aggiunti a sussidio degli amministratori de’ beni della società o in qualità di scrivani ai superiori.

I coadiutori spirituali dovevano essere sacerdoti e sufficientemente instrutti nelle lettere o nella teologia; e secondo la loro abilità erano destinati a sussidio dei professi nelle occupazioni del sacerdozio in quelle dell’insegnamento: era già un ordine cospicuo, perchè da esso ordinariamente si cavavano i rettori dei collegi, i professori delle scienze, i procuratori tanto provinciali, quanto generali (anzi i procuratori non potevano essere professi), e tal fiata erano anco spediti alla congregazione generale in qualità di deputati, e vi avevano voto tranne nella elezione del generale. Rare volte se il me-