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capo xxi. 147

figlio di Guglielmo Barclay inglese nato in Francia e morto in Roma, e gli avvocati francesi Arnaldo Buchel anco dotto antiquario, Luigi Servin e Pietro della Martelliere noto pel suo Playdoier contro i gesuiti; altri avvocati in molta voce a quel tempo Dollot, Leidresser, Dumoulin, Orman; ed Elia Asenmuller gesuita refrattario, autore di opere contro la Società che salirono a qualche grido.

E infine se parliamo degli scienziati, erano suoi amici Alessandro Anderson matematico scozzese, discepolo di Francesco Viète e autore di un supplimento all’Apollonius Redivivus di Marino Ghetaldi; Giacomo Aleaume matematico anco esso, fattogli conoscere dal Ghetaldi; e il celebre filosofo inglese Francesco Bacone di Verulamio, il padre della filosofia esperimentale, di genio vasto ed originale come Frà Paolo, e come lui nemico degli inciampi che offrivano i guasti metodi e il male inteso aristotelismo, e rintracciatore di nuovi secreti della natura.

Questa preziosa scelta di amici era non solo fra gli uomini più chiari per altezza d’ingegno, ma anco più rispettabili per sociali virtù; e se cattolici, tra quelli che si opponevano alle esorbitanze della Curia romana; e se eterodossi, tra quelli di più moderati sentimenti e di spirito conciliatore o che più si avvicinavano alla comunione cattolica. Tali erano Casaubono di cui i protestanti temevano ogni giorno la defezione; Grozio accusato d’indifferentismo perchè non voleva pigliar parte al furore con cui si battevano i teologi; e così Dallai, Salmasio, Vossio, che ad una squisita erudizione accoppiavano