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124 capo xxi.


Ma se invece voltiamo indietro di alcuni secoli il pensiero vedremo che non mai la potestà civile fu meno sicura o più travagliata come quando i popoli furono obbedienti all’imperio de’ preti. Era allora che fioccavano gli anatemi, che i principi erano cacciati dai loro Stati, che frequenti e ferocissime erano le ribellioni e le guerre civili, e che la dottrina del regicidio fu dai teologi convertita in dogma religioso; e fu pure allora che i casuisti, sottilizzando le circostanze più minute che accompagnano le azioni umane, trovarono l’arte sofistica di far tacere i rimorsi e inventarono quella religione meccanica che alle virtù utili surroga pratiche indifferenti che non costano sacrifici al cuore, non temute dal vizio e favorevoli alla ipocrisia. Ecco un’Etica molto singolare: chi libera un’anima dal purgatorio acquista la quasi certezza che non sarà dannato; quell’anima per effetto di gratitudine pregherà sempre per lui. Niente è più facile del conseguire un tanto vantaggio; voi fate dire una messa ad un altare privilegiato, e il purgatorio perde immediatamente uno de’ suoi reclusi: abbiamo a questo proposito vari indulti de’ papi, e particolarmente di Gregorio XIII e Clemente XIII. Il peggio che può accadere si è che queste messe privilegiate (cui bisogna pagare due franchi mentre le altre non costano che un franco) essendo in maggior numero delle persone che muoiono, è probabile che il purgatorio sia vuoto la maggior parte dell’anno: tuttavia si può farle scrivere nel conto corrente alla colonna del credito. Ad ogni modo vi sono cento altri mezzi, e tutti del paro economici, per salvarsi infallibilmen-