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178 capo ix.

d’Inghilterra; altra più feroce scomunica contro la regina Elisabetta fulminava Paolo IV; Pio IV citava al suo tribunale Giovanna d’Albret regina di Navarra; e il fiero Sisto V scomunicava e privava del regno Enrico III re di Francia, Enrico IV re di Navarra e poi di Francia, e il principe di Condé di regio sangue.

Con tutto questo la Riforma fece progressi e tolse di belle, ricche e fruttevoli provincie alla monarchia sacerdotale. Ma i papi anzichè transigere coi ribelli, gli rescissero dalla Chiesa, e dannatili in perpetuo, pensarono a sostenere la propria grandezza. Usciti con gloria dal tumultuoso concilio di Trento, diventato la pragmatica del nuovo diritto papale, i papi si ristrinsero viepiù col clero aggiogato a loro per nuove leggi; moltiplicarono i Regolari che diventarono la loro truppa di linea; si affortificarono coi gesuiti che ne furono la guardia del corpo; instituirono i seminari per dare ai cherici una educazione uniforme e quale il bisogno voleva; diffusero ovunque i collegi dei gesuiti a propagare gli stessi principii ne’ laici; fondarono in Roma i collegi germanico, ungarico, inglese, greco, maronita, a Loreto il collegio illirico, a Milano il collegio elvetico, provvedimenti profondi per l’avvenire onde riguadagnare col lento ma sicuro processo del tempo que’ popoli; diedero forza alla Inquisizione e ne ridussero tutti i fili alla Congregazione di Roma; instituirono la Congregazione dell’Indice onde respingere l’audacia degl’intelletti e impedire gli effetti irreligiosi delle scienze: e con questi ed altri artificiosi congegni il papato uscì