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mezzo il campo dell’inimico Re Porsena seco trasse l’altre nobili Donzelle, ch’erano per ostaggio appo lo stesso Re, senza temer periglio nè morte? Zenobia Regina de’ Palmireni non solo dilatò i confini del proprio Impero, ma lungamente sostenne la guerra contro de’ Romani, cosicchè fu d’ammirazione allo stesso Imperador Aureliano, il quale nell’atto, che vinta gli si presentò innanzi, dimandolla, perchè tanto ardire avesse avuto d’opporsi all’armi Romane? Alla qual richiesta intrepidamente rispose la forte Donna: Perchè nè Gallieno, nè alcun altro de’ tuoi Capitani mi poteva togliere la speranza di divenire, ove la fortuna non m’avesse tradita, compagna nel medesimo Impero, e Consorte a te, che veramente sai vincere. Le leggi divine, e umane ordinano alle Donne di viver soggette agli uomini. Questa soggezione mi sembra doversi prendere puramente nel senso presente, cioè di ubbidire a’ precetti, che a noi vengono imposti. Ora, se questi precetti saranno rei, vedremo le meschine per cagione altrui sepolte ne’ vizj, maldicenze, e ogn’altra sorta di brutture. Se allo incontro saranno dirette da saggi, valorosi, civili, colti, e discreti uomini, fioriranno tosto le case, le città, e le provincie; e si vergogneranno ben anco di comparire a queste innanti que’ cotali maldicenti, quegli scioperati, ed incolti, e malcreati uomini, che per l’addietro disconvenevol corona loro facevano. Anzi avviliti eglino perchè sorpresi


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