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monio delle Donne; e a questo le ha destinate la Provvidenza. La corruzione del Secolo ha unito a questi usi quasi tanto antichi quanto il Mondo un’idea di bassezza, e di disprezzo; ma per questo è stata forse sostituita qualche altra occupazione a questi duri, e vigorosi servizj, de’ quali una sana educazione rendeva il sesso capace, a questa vita laboriosa, e utilmente occupata nell’interno della casa? un molle, e stupido ozio, frivole conversazioni, vani intertenimenti, una passione per gli spettacoli, un furore pel giuoco. Si confrontino ora insieme questi due caratteri, e si giudichi da qual parte risplenda più il senno, il sodo giudizio, e il gusto del vero, e del naturale. Bisogna però confessare a gloria del Sesso, e della Nazione, che tra le Dame della più alta condizione ve ne son molte che prendono per debito, e per piacere l’impiegare le lor mani in lavori non frivoli, ma sodi, e che si preparano da se stesse una parte di suppellettili. Potrei aggiungnere, che ve ne sono altresì in gran numero di attente nel coltivare lo spirito con letture amene, e nel tempo stesso serie, ed utili. Fin qua il Rollin; al che siami lecito d’aggiugnere un lodevolissimo esempio di due gloriosissime Imperadrici del nostro Secolo, cioè di Amalia, e Cristina Elisabetta, quella moglie di Giuseppe, e questa di Carlo, amendue le quali nel tempo che bollivano le sanguinose guerre, attendevano colle loro damigelle a cucire camicie, ed altri pannilini pe’ poveri soldati de’ loro eserciti, cosa in vero tanto più commendabile, quanto a ciò non ricercavansi tele finissime, ma per verità rozze, e grosse, e per-


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