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Poco al di sotto del luogo dove il Brasimone prende tal nome, v’ha il Mulino delle Scaliere, con una ripresa.

Seguitando alcun poco pel sentiero che conduce a Castiglion dei Pepoli, se volgiamo lo sguardo indietro, ci si offre uno spettacolo maraviglioso. Si restringe la valle in guisa da divenire una vera gola, i fianchi della montagna dai lati opposti sembrano ritoccarsi, e le onde gorgogliando, spumeggianti, scendono per gli scogli disposti a guisa di grande scalèa.

Per ritornare, possiamo recarci alla cascina di Brasimone di Sotto ove è il Villino Ruggeri e piegando un poco a destra per la via mulattiera andiamo diretti alla Faggeta di Pian Coloredo. V’ha qui un bell’altipiano coperto di fresche erbe e su questo i faggi annosi che gli sovrastano proiettano le ombre refrigeranti. È un soggiorno estivo stupendo. Così quella selva magnifica non fosse ridotta, come è, ai minimi termini, e fosse stata un po’ più rispettata, tenuta in conto migliore quella ricchezza che lasciarono i padri!

Di qui volgendo a levante possiamo recarci a Rasora, e quindi sulla via provinciale.

Nell’andata al Mulin delle Scaliere da Montepiano ci vorranno circa ore 2 e ½.

§ 13. — Fu Montepiano regione lacustre?

La configurazione topografica della valle, che va per gran tratto verso Castiglione, i detriti e residui di vario genere, i ciottoli arrotondati che vi si trovano sparsi qua e là, danno all’osservatore, anche non troppo acuto, un’idea sicura che quassù in tempi antichissimi dovette aversi un limpido e purissimo lago come se ne vedono