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di sotto della vecchia borgata vanno sorgendo nuove abitazioni, villini che si affittano nella stagione estiva. Il più ragguardevole tra questi borghi è Montepiano propriamente detto, già antica dogana al tempo in cui l’Italia era divisa in pillole, sulla riva destra della Setta, e traversato dalla strada che, desiderata per tanti anni, venne finalmente compiuta, rendendo così esauditi i voti di questa popolazione. Vi sono di bei fabbricati e se ne vanno costruendo sempre dei nuovi ad uso di ville signorili particolari, taluni, ed altri come locande e pensioni.

Su di una piccola piazza, quasi in mezzo al paese, sorge una chiesetta la quale da non molto tempo fu costruita.

Provvidamente fu in questi ultimi tempi condotta acqua potabile eccellente nel bel mezzo del borgo; è d’una tal freschezza da aversene poche d’uguali. Gode pur nome d’acqua finissima la sorgente detta dello «Zurlo» al di là della Setta, vicino al paese. Montepiano è certamente destinato ad un bell’avvenire.

Anche la vicinanza a Castiglione de’ Pepoli (Chilom. 10) che è pur bella e ragguardevole stazione estiva, la strada ultimamente costruita, per la quale vi si accede, giova non poco a Montepiano.

E che il paese prenda sempre una maggiore importanza e che ogni dì più si apprezzi la bellezza di questa zona montana, si scorge dalle ville, dalle locande, abitazioni estive, pensioni, che come per incanto vi si vanno costruendo.

È bello il vedere nei pressi di Montepiano le villine graziose del signor Ricci, la villa del Cav. Del Buono, che ha forma di un castello, stile toscano, in pietra arenaria e alberese, quella dell’Avv. Cav. Cipriani, sulla destra della Setta, a poca distanza dalla borgata. Pros-